Fenomeni Particolari riscontrabili sui Vetri e Criteri di Accettazione
Condizioni e criteri di accettazione dei fenomeni particolari riscontrabili sui vetri e tolleranza degli eventuali difetti conseguenti.
La crescente attenzione dei consumatori e di conseguenza dei nostri affezionati clienti verso la durabilità delle prestazioni di isolamento termico e acustico dei serramenti ha sviluppato una continua ricerca della qualità dei componenti degli stessi, in particolar modo quella dei vetri.
Allo scopo di fornire un riferimento qualitativo con indicazioni chiare e precise sugli standard qualitativi di vetrate e vetri per infissi e serramenti, Torino Finestre ha realizzato questa sezione fornendo così anche un valido strumento informativo per il consumatore finale.
In questo articolo troverai, dunque, gli ambiti di applicazione per la valutazione della qualità visiva delle vetrate isolanti e dei vetri destinati all'impiego in edilizia. Tale valutazione riguarda la zona a vista del vetro montato, con particolare attenzione alle modalità di applicazione sui vetri stratificati o trattati termicamente (vetri temprati).
Fenomeni di Interferenza: frange di Brewster
Come da norma UNI EN 1279-1
Quanto le superfici delle lastre di vetro sono parallele in modo quasi perfetto e la qualità della superficie è alta, il vetro isolante evidenzia colori di inteferenza.
Questi consistono in righe di colore variabile come conseguenza della scomposizione dello spettro della luce.
Se la fonte di luce è il sole, i colori variano dal rosso al blu. Questo fenomeno non è un difetto, è intrinseco alla costruzione della vetrata isolante.
Effetti Tipici delle Vetrate Multiple
Come da norma UNI EN 1279-1
Le variazioni di temperatura dello spazio riempito con aria e/o gas e le variazioni della flessione barometrica dell’atmosfera e l’altitudine fanno contrarre o espandere l’aria e/o il gas nell’intercapedine e, di conseguenza, si verificano flessioni della lastra di vetro che provocano la distorsione delle immagini riflesse. Queste flessioni, che non possono essere eliminate, mostrano variazioni in funzione delle condizioni climatiche e possibili fenomeni di distorsione ottica. La portata dipende in parte dalla resistenza a flessione e dalle dimensioni delle lastre di vetro e anche dalla larghezza dell’intercapedine. Dimensioni piccole, vetri spessi e/o intercapedini piccole riducono tali flessioni in maniera significativa. Al momento dell’ordine della vetrata isolante è opportuno verificare l’altitudine del luogo d'installazione della vetrata stessa ed eventualmente prevedere i dovuti accorgimenti tecnici. In corrispondenza delle superfici delle vetrate inoltre possono verificarsi riflessi multipli con vari gradi di intensità; tali riflessi risultano particolarmente evidenti nel caso in cui lo sfondo visibile attraverso la vetrata siascuro (effetto “specchio”) o le lastre siano coatizzate. Si tratta di una conseguenza di natura fisica e pertanto non rappresenta un difetto.
Anelli di Newton
Come da norma UNI EN 1279-1
La vetrata isolante deve essere composta da elementi di adeguato spessore ed intercapedine, al fine di evitare che le lastre stesse possano venire a contatto o quasi contatto, generando l’effetto ottico degli anelli di Newton.
Tale effetto ottico si manifesta con una serie di anelli colorati concentrici, con il centro nel punto di contatto/quasi contatto delle due lastre. Gli anelli sono approssimativamente circolari o ellittici. Si tratta di effetto non accettabile, pertanto rappresenta un difetto.
Anisotropia o Iridescenza
Come da norma UNI EN 12150-1
Il processo di indurimento termico (tempra termica) produce zone diversamente tensionate nella sezione trasversale del vetro. Queste zone tensionate producono un effetto birifrangente nel vetro, visibile alla luce polarizzata. Quando si guarda il vetro di silicato sodo-calcico di sicurezza temprato termicamente alla luce polarizzata, le zone tensionate appaiono come zone colorate, talvolta note come “macchie di leopardo”. Nella normale luce diurna si ha luce polarizzata. L’entità di luce polarizzata dipende dalle condizioni atmosferiche e dall’angolazione del sole. L’effetto birifrangente è più evidente se visto con forte angolazione oppure attraverso lenti polarizzate. Si tratta di un fenomeno dovuto al processo di produzione (tempra termica) e pertanto non costituisce difetto.
Formazione di Condensa sulle superfici esterne delle lastre
Come da norma UNI EN 1279-1
La condensa superficiale esterna sulle vetrate isolanti può verificarsi sia verso l’interno sia verso l’esterno dell’edificio. Quando è all’interno dell’edificio, è dovuta principalmente ad un’alta percentale di umidità relativa nell’ambiente confinato, associato a una bassa temperatura esterna. Le vetrate installate in cucine, bagni ed altri locali soggetti a innalzamenti di umidità relativa possono subire tale fenomeno. Quando appare all’esterno dell’edificio, la condensazio ne è dovuta principalmente alla perdita di calore notturno della superficie esterna del vetro per effetto della cessione radiativa infrarossa in condizioni di cielo sereno, associata ad alta umidità, ma senza pioggia, nell’atmosfera esterna.
Si tratta di fenomeni dovuti alle condizioni atmosferiche non riferibili alla qualità delle vetrate.
"Wettability" delle Superfici in Vetro
Quando le superfici esterne della vetrata sono interessate da condensa, pioggia o acqua per la pulizia possono emergere tracce o impronte, riconducibili ad esempio a rulli, impronte digitali, etichette, grana di carta, ventose, residui di sigillanti, sostanze lucidanti, lubrificanti o smog o altri fattori ambientali.
Si tratta di un fenomeno accettabile se transitorio, cioè limitato alla permanenza delle condizioni di condensa, pioggia o acqua per la pulizia. Qualora il fenomeno dovesse persistere allora rappresenta difetto.